I Florio e il mare: ai Quattro Pizzi il boudoir ritrovato di Donna Franca

  • Nel calendario di Restart una mostra dedicata ai Florio e alla passione per il mondo della navigazione
  • Gli oggetti provengono anche da due degli yatch della famiglia: l’Aegusa e il Sultana
  • La mostra rievoca la grande bellezza e la cultura di Donna Franca Florio, la “Stella d’Italia”

I Florio e il mare: nel calendario degli eventi di Restart spicca la mostra dedicata alla famiglia Florio ed alla loro passione per il mondo della navigazione.

La mostra si tiene nella Palazzina dei Quattro Pizzi, alla Tonnara Florio dell’Arenella, e può essere visitata ogni venerdì e sabato (dalle 18 alle 23) , dal 2 luglio al 14 agosto.

L’elenco degli oggetti in mostra sono un tributo alla “Primavera Siciliana”: un periodo storico in cui la Sicilia divenne il centro culturale e “social” del mondo, grazie alla Famiglia Florio e alle sue relazioni internazionali.

Re, politici, imprenditori, giornalisti e uomini di cultura erano di casa a Palermo nelle tenute dei Florio. La calamita di questa attenzione era sicuramente Donna Franca Florio. Per il suo fascino, per la sua elegenza, e per la grande e profonda cultura, Donna Franca venne battezzata la “Stella d’Italia”.

La mostra di Restart racconta quel periodo storico attraverso oggetti rarissimi che provengono dal boudoir di Franca Florio: ci sono la chiffonnier e lo specchio con il set da toletta, parte degli arredi all’interno della camera da letto personale di Donna Franca Florio sul meraviglioso Yacht Aegusa, varato nel 1896 e di proprietà dei coniugi Florio.

Che cosa significa boudouir?

Boudoir deriva dal francese e significa fare il broncio, essere ritroso. In pratica da quel verbo venne la tradizione di definire boudoir un luogo dove ritirarsi, lontano dagli altri, in ritrosa solitudine. Nel diciottesimo secolo, il termine ha assunto il significato di salottino da signora, per conversazione elegante e intima o per toletta.

Una flotta di Yatch, lo status symbol dei Florio

Gli yacth dei Florio rappresentavano uno degli status symbol della famiglia. L’Aegusa, trasposizione dal greco di Favignana, misurava 85 m e non aveva eguali in Italia, in quanto era il più grande dei venti yacht a vapore registrati nel Regno. Celebrato per la sua sontuosità, i suoi interni disponevano di un grande salone, una sala da pranzo, un fumoir, cabine per gli ospiti e “gabinetti di toeletta”.

La passione per il mare portò i Florio a disporre di una piccola flotta di yacth privati. Il Sultana era l’Ammiraglia della flotta da diporto di Ignazio Florio Jr, misurava 56 m ed era dotata di tre alberi con velatura a goletta. La sua prima tratta fu Palermo-Livorno nel Febbraio del 1893, in occasione del matrimonio tra Ignazio e Franca.

L’affondamento dell’Aegusa

Lo Yacht Aegusa venne venduto un paio d’anni dopo il suo varo a Sir Thomas Lipton che lo ribattezzò “Erin”. Quella barca splendida, durante la prima guerra mondiale, venne trasformata in ospedale militare. Con il vecchio nome di Aegusa, venne affondata a Malta da un U-boat tedesco nel 1916.

Ritratto di Donna Franca Florio

Il suo vero nome è Francesca Jacona della Motta di San Giuliano. Era figlia del barone Jacona della Motta di San Giuliano e di Costanza Notarbartolo di Villarosa, famiglia di aristocratici siciliani. Dai siciliani era chiamata Donna Franca, la regina di Sicilia. Il Kaiser Guglielmo II la soprannominò Stella d’Italia, mentre Gabriele D’Annunzio la definì l’Unica. Il fascino di Donna Franca andava oltre la bellezza fisica: aveva una particolare naturalezza nelle conversazioni ed era generosa d’animo. Grazie ai Florio, la Sicilia ad inizio secolo, divenne luogo di convergenza internazionale di una élite che trascorreva fra Palermo e Taormina lunghi periodi dell’anno.


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